Il corso propone una riflessione intorno al tema delle scritture corsive, intese come espressione sia della tendenza a scrivere in maniera fluida e (almeno in linea di principio) rapida, ma anche della tendenza a scrivere collegando le lettere l’una all’altra. Si tratta di un tema al quale la storiografia degli ultimi anni ha dedicato un’attenzione abbastanza vivace, come testimoniano gli incontri annuali (purtroppo a cadenza irregolare e che non hanno sempre visto la pubblicazione di atti: Parigi 2006; Cambridge 2007; Firenze 2008; Siviglia 2009; Parigi 2011; Udine 2012) del ‘Seminario permanente sulla corsività’, nel corso del quale studiosi italiani e no hanno discusso in prospettiva storica gli aspetti teorici e pratici della corsività dall’età romana fino al Rinascimento. In questa sede, com’è ovvio, più semplicemente si vorrebbe proporre un sintetico quadro d’insieme, tuttavia con particolare attenzione per gli aspetti più meccanici dello scrivere corsivo e quindi per la tecnica della legatura e per le sue modificazioni nel corso dei secoli. La bibliografia, quindi, non può comprendere un manuale specifico, ma può solo indicare alcuni punti di riferimento per un’informazione di tipo generale, grazie a saggi che rappresentano diversi filoni di approccio e di approfondimento: eventualmente si volesse far riferimento a un manuale, ad integrazione di quanto illustrato a lezione, si consiglia G. Cencetti, Lineamenti di storia della scrittura latina, rist. a cura di G. Guerrini Ferri, Bologna 1997 oppure P. Cherubini, A. Pratesi, Paleografia latina. L’avventura grafica del mondo occidentale, Città del Vaticano 2010. Ulteriori materiali potranno essere indicati durante il corso.