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Legislazione dei beni culturali – Archivi-2018/2019

Insegnamento: 
Legislazione dei beni culturali – Archivi
Docente Assegnato: 
Programma: 

Il programma si pone l’obiettivo di illustrare le norme sui beni archivistici in quanto beni culturali e le norme che nel quadro di riforma e di innovazione tecnologica delle attività della Pubblica amministrazione hanno fortemente inciso sulla natura dei documenti e sulla gestione degli archivi in formazione, aprendo peraltro nuovi scenari per la conservazione.Partendo dalla normativa in vigore e fornendo cenni storici sulla precedente disciplina si farà riferimento ai seguenti temi.Gli archivi come beni culturali (dlgs. n. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio e sue modificazioni) principi generali sulle funzioni di tutela e valorizzazione.Le strutture del Ministero per i beni e le attività culturali – MIBAC, istituti e organi deputati alle attività di tutela, conservazione, sorveglianza e valorizzazione degli archivi statali e alle attività di tutela degli archivi non statali, pubblici e privati di notevole interesse, dalla individuazione alla protezione e conservazione.Il sistema italiano di conservazione degli archivi storici dal policentrismo al pluralismo: Archivi di Stato, amministrazioni cui è riconosciuta   autonomia gestionale e conservativa (Organi costituzionali, strutture della Difesa, Servizi di informazione e sicurezza, ecc.), archivi notarili, ecclesiastici e archivi privati, i poli archivistici.Fruizione e consultabilità, tutela del diritto alla riservatezza della vita privata e tutela dei dati riservati. Evoluzione normativa dalle Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica (d.lgs. 30 luglio 1999, n. 281) alle responsabilità di ricercatori e archivisti stabilite nel Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici (28 feb. 2001) pubblicato in appendice al Codice in materia di protezione dati personali 196/2003. Codice e nuove Regole deontologiche armonizzate con il GDPR/2018 che sostituiscono il Codice di deontologia.Archivi in formazione: La gestione documentale nel Testo unico sulla documentazione amministrativa 445/2000, Capo IV e l’amministrazione digitale nel Codice dell’amministrazione digitale, dlgs 7 marzo 2005, n. 82 con riferimenti alle norme sul documento informatico e sulla conservazione di archivi digitali (Regole tecniche previste dall’art. 71 del CAD)Trasparenza dei procedimenti amministrativi e accesso: dalle Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi (l. 241/1990) all’ accesso civico previsto dall’art. 5 del dlgs. 33/2013 e poi dal dlgs 25 maggio 2016, n. 97, Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza di modifica del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni(così detto FOIA), che con l’introduzione del diritto all’accesso civico generalizzato non solo consente a chiunque di accedere a dati, documenti e informazioni delle pubbliche amministrazioni senza necessità di dimostrare un interesse giuridicamente riconosciuto ma, promuovendo la partecipazione dei cittadini, favorisce anche forme diffuse di controllo sulle attività amministrative e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.Il Codice in materia di protezione dati personali 196/2003 nel corso del 2018 è stato profondamente modificato ai sensi del dlgs 10 agosto 2018 n. 101 Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE(GDPR Regolamento generale sulla protezione dei dati, in vigore dal 24 maggio 2018). La nuova normativa sulla protezione dati ha un notevole impatto su archivi storici e su archivi in formazione.Norme sul segreto di Stato, sulle classifiche di segretezza e sulla gestione della documentazione classificata (l. 3 agosto 2007 n. 124, Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto e DPCM 6 novembre 2015 n. 5, Disposizioni per la tutela amministrativa del segreto di Stato e delle informazioni classificate e a diffusione esclusiva). L’analisi del versamento straordinario agli Archivi di Stato di documentazione su eventi tragici della storia del Paese, disposto da direttive della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Prodi, 8 aprile 2010;  Renzi , 22 aprile 2014), delle modalità di svolgimento e delle criticità che ne sono emerse consentirà un approfondimento anche sui  temi della tutela, vigilanza e conservazione degli archivi.         Testi indicati per l’esame:Dal volume Manuale di archivistica di P. Carucci e M. Guercio (2008): cap. 1 - Dal Ministero dell’interno al Ministero per i beni e le attività culturali;  cap. 2, Il Codice dei beni culturali e del paesaggio e la tutela dei beni archivistici; cap. 3, La salvaguardia fisica dei documenti (pagine 17-44);cap. 15 Normativa di base per la gestione dei documenti della pubblica amministrazione (pagine 253-289) Dal volume Archivistica, a cura di L. Giuva e M. Guercio (2014) il cap. 9, La consultabilità dei documenti di S.Twardzik (pp. 237-261) 

Sembra non ci siano appelli per questo insegnamento.