Quando nel 1764 Johann Christoph Gatterer, professore all’Università di Gottinga, vi fondò l’Istituto storico, aveva già pubblicato qualche anno prima il suo Handbuch der Universalgeschichte, in cui aveva adoperato per la prima volta l’espressione Historischen Hilfswissenschaften (= scienze ausiliarie della storia) per definire alcune discipline (come la cronologia, la genealogia, la lessicografia, la geografia, l’araldica, la metrologia, la numismatica; ma anche la paleografia e la diplomatica) che a suo avviso rappresentavano ‘strumenti utili’ per meglio comprendere la storia, divenuta proprio nel XVIII sec. una scienza autonoma. Anche oggi, forse in ossequio un po’ passivo a quella tradizione, alcune discipline come quelle sopra elencate (cui talora vengono idealmente associate anche discipline con un preciso statuto epistemologico come la paleografia sopra ricordata, ma anche l’archivistica o la bibliologia) vengono definite come “ausiliarie della storia”.Tuttavia, tali discipline rappresentano altrettanti peculiari tasselli di un vasto ‘sistema di segni’, particolarmente complesso nel caso delle fonti medievali, sia scritte sia iconografiche: per questo motivo il ciclo di lezioni proporrà un primo approccio ad alcune discipline “ausiliarie” e ne presenterà principi, fonti, finalità e metodi e sarà articolato in sezioni monografiche, dedicate ciascuna a un tema specifico.Il corso si svolge in collaborazione con la prof. Cristina Mantegna e sarà integrato da un seminario tenuto dalla prof. Valeria Vanesio (Department of Library Information & Archive Sciences - University of Malta): gioverà ad una proficua frequenza del corso la conoscenza (almeno elementare) del latino e della storia medievale e moderna.